Ottimismo forzato e dittatura degli “esperti” nella RPC


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Che il politburo pechinese dia mazzate alla libertà di parola non ci dovrebbe sorprendere, siccome la Repubblica Popolare Cinese ( RPC ) è guidata dal partito comunista locale.
Ma è bene ricordarlo sia agli araldi che ai singoli utenti dell’area oppositiva che edulcorano oppure, addirittura, mitizzano la Realtà socio-politica di quel Paese estremo-orientale.

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Prima notizia [1]:

”La campagna della Cina per eliminare i contenuti negativi dai social

In un periodo in cui l’economia e il mercato del lavoro non vanno bene, soprattutto per i giovani”.

In altre parole, è il buonumore obbligato per legge.

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Seconda notizia [2]:

”La Cina regola gli influencer che trattano argomenti «sensibili»: devono avere una laurea o una certificazione ad hoc

La nuova legge, in vigore dal 25 ottobre, riguarda i creators che si occupano di medicina, diritto, pedagogia o finanza”.

In altre parole, i singoli cittadini possono costruirsi un’opinione personale sui fatti di maggiore rilevanza, ma non possono esprimerla nei social network.

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Due cose da dire :

● ho pubblicato due titoli del mainstream ufficialista senza alcun controcanto, siccome non ho trovato al volo gli approfondimenti nei siti-web dell’area alternativa; vi ringrazierò, se mi proporrete tali letture oppositive;
e ricordo che, ogni tanto, anche le testate mainstream devono scrivere qualcosa di vero – certo, sarebbe auspicabile che la critica alla parte avversa venisse espletata senza cadere sovente nella propaganda, come ho/abbiamo visto innumerevoli volte durante il biennio covidista e il conflitto russo-ucraino;

● non solo parte dell’area oppositiva di matrice comunista guarda con ammirazione la RPC, ma, purtroppo, anche una parte – forse maggioritaria – degli amministratori della cosa pubblica concupisce proprio questi strumenti repressivi applicati su larga scala in quel vasto Paese.

Ad maiora.

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Note

[1] : ”La campagna della Cina per eliminare i contenuti negativi dai social”, il Post, 5 ottobre 2025, [ https://www.ilpost.it/2025/10/05/cina-emozioni-negative-social-media/ ].
[2] : ”La Cina regola gli influencer che trattano argomenti «sensibili»: devono avere una laurea o una certificazione ad hoc”, Il Sole 24 Ore, 29 ottobre 2025, [ https://www.ilsole24ore.com/art/la-cina-regola-influencer-che-trattano-argomenti-sensibili-devono-avere-laurea-o-certificazione-ad-hoc-AHrEZmQD ].

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